Arabi

Gli Arabi A SULCI

Agli inizi dell’VIII secolo iniziarono le incursioni arabe contro la Sardegna. Nel 705, con una prima spedizione, gli Arabi sbarcarono probabilmente a Sulci. Gli abitanti, colti di sorpresa, non riuscirono ad opporre una valida resistenza: il paese venne saccheggiato e molti uomini vennero fatti prigionieri. Quando la flotta araba ripartì per l’Africa, sopraggiunse una tempesta che mandò a fondo alcune navi, mentre altre, mezzo distrutte, naufragarono sulla costa africana. Sulci, durante l’VIII secolo, fu oggetto a più riprese di incursioni arabe che portarono il terrore nella popolazione. Così, gradualmente, molti lasciarono le loro case per trasferirsi in luoghi più sicuri (Palmas, Tratalias),. non lontani dall’isola di S.Antioco, nella quale si pensa tornassero soltanto per i lavori agricoli. Alcuni studiosi ritengono che Sulcis, nell’VIII secolo, sia stata per un breve periodo occupata dagli Arabi e che questi vi avessero costruito, per difendersi dagli attacchi dei Sardi, il Castel Castro, oggi completamente scomparso. Rid. e adatt. da “La Sardegna bizantina e alto-giudicale” di A. Boscolo, e da “L’arcipelago del Sulcis e la sua storia” di G. Racheli

L ‘EPOCA GIUDICALE

Fino al X secolo un lungo silenzio avvolse Sulci: cessato ogni traffico commerciale, abbandonati il porto, La pesca e a poco a poco i campi, deserta la Chiesa che custodiva le spoglie del Santo patrono, pareva morta per sempre l’antica civiltà sulcitana. La Sardegna, rimasta completamente isolata a causa delle incursioni arabe, si governò da sola affrontando una situazione di crisi profonda con tutte le sue città costiere abbandonate e il mare impercorribile. Si crearono quattro governi autonomi chiamati
GIUDICATI: il Giudicato di Cagliari, quello di Arborea, quello di Torres e quello di Gallura. A capo di ogni Giudicato era un Giudice con poteri assoluti che governava con l’aiuto di vari collaboratori. La società era divisa in classi:’ c’erano i liberi (grandi o piccoli proprietari terrieri) e i servi. L’economia era basata sull’agricoltura e gli stessi Giudici traevano i loro guadagni dalle loro proprietà terriere. ‘ L’isola di S.Antioco faceva parte del territorio del Giudicato di Cagliari. Nell’anno 1089 il Giudice di Cagliari Costantino concesse ai monaci Vittorini il Santuario di S.Antioco con tutto il territorio circostante. I Vittorini operarono dei restauri nel Santuario semidistrutto dalle incursioni; i lavori furono terminati il 13 luglio 1102 e la Chiesa fu riconsacrata e riaperta al culto.

Rid. e adatt. da “L’Arcipelago del Sulcis e la sua storia” di G. Racheli e da “Sulci” di O. Pinna.